sabato 21 aprile 2007

Convegno Conclusivo


Sabato 21 aprile, “maxi-lezione” di sicurezza stradale per gli alunni del Vitruvio di Castellammare di Stabia (Na).
In realtà, presso il “Supercinema” della città delle acque, si è tenuto il convegno conclusivo del progetto “Strade Amare, strade da amare- campagna sulla sicurezza stradale”.
Il percorso formativo, ideato dal prof. Antonio Sicignano e coordinato dal dirigente scolastico, dott. Sebastiano Piccolo, consisteva in una serie di conferenze tenute da personale esperto e qualificato a vario titolo.
In particolare sono intervenuti nei vari incontri previsti: il dott. Diego Marmo, Procuratore Generale presso il tribunale di Torre Annunziata, la dott.ssa Stefania Trotta, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Torre Annunziata, il dott. Luigi Riello, magistrato già componente del C.S.M., il dott. Giovanni De Angelis, dirigente del tribunale di Gragnano, il dott. Luigi Petrillo, dirigente del commissariato P.S. di Castellammare, la dott.ssa Valeria Moffa, vicequestore della polizia stradale di Napoli, il cap. Giuseppe Mazzullo, comandante dei Carabinieri di Castellammare, il sen. Luigi Bobbio, relatore della legge sulla confisca dei ciclomotori, l’on. avv. Sergio Cola, relatore della legge sulla patente a punti, con i suoi giovani collaboratori l’avv. Andrea Imperato ed il p. avv. Gaspare Jucan Sicignano. Tuttavia il fiore all’occhiello del progetto era proprio il convegno conclusivo, in cui i ragazzi hanno potuto ascoltare le tragiche testimonianze del Maggiore dei Carabinieri Giuseppe Mari, padre di Catello noto calciatore deceduto lo scorso anno a causa di un incidente stradale, e di Alessio Tavecchio da Monza, ragazzo disabile per una caduta dalla moto e presidente dell'omonima fondazione, oltre che autore del libro "Cronaca di una gurigione in-possibile".
In una gremita sala del “Supercinema”, davvero toccante si è rivelato l’intervento del Maggiore Giuseppe Mari, che ha esordito con espressioni, molto commoventi: «quando ti muore un figlio, ti muore l’anima e preferiresti che i fiori al cimitero fossero gli altri a portarli a te», ed ancora: «ai genitori consiglio di non aver paura di essere petulanti, insistete con i ragazzi in frasi del tipo “metti il casco”, “metti la cintura” e “vai piano”, io questa mattina sono in veste di genitore, un genitore sfortunato». Sempre all’insegna delle raccomandazioni si è espresso Alessio Tavecchio aggiungendo un particolare agghiacciante alla sua tragica storia: «io sono caduto con la moto su una buca non sufficientemente segnalata, ad una velocità di 50 Km all’ora. I comuni, le provincie e le regioni dovrebbero avere maggiore attenzione alla struttura del manto stradale ed tutti quei pericoli ad esso connessi, perché dopo è sempre troppo tardi».
Infine, dopo un breve saluto di tutti i relatori del progetto, il preside del Vitruvio ha ringraziato gli stessi, omaggiandoli con un quadretto ricordo dell’evento, e ricordando che «al Vitruvio chi si presenta senza casco a scuola non entra».

7 commenti:

Anonimo ha detto...

proprio oggi mio figlio tornato da casa mi ha raccontato di quello che ha sentito al supercinema e proprio per questo voglio ringraziarvi tutti perchè oggi mio figlio,non so per quanto tempo ancora lo indosserà ma ha indossato il casco, Grazie forse avrete salvato una vita,no, mi sa che ne avete salvate molte di più... Grazie ancora è difficile trovare una scuola cosi che aiuta i ragazzi anche nella vita.

Anonimo ha detto...

solo chi c'era sabato mattina può testimoniare come è stata toccante quella mattinata.....
io c'ero

Anonimo ha detto...

C'ero anch'io e devo dire che le parole di Alessio sono riuscite a farmi raggiungere un livello di coscienza mai avuto prima sul comportamento stradale... incredibile come riesca ad essere diretto sugli argomenti ma sopratutto riesce a farsi ascoltare !!!!

Grande Alessio !!!

Anonimo ha detto...

anche io ero lì e devo dire che la forza con cui alessio riesce a trasmettere la vogli di vivere è mostruosa

Grande alessio!!!

Anonimo ha detto...

si ma quante persone in realtà mettono il casco a Castellammare?

Anonimo ha detto...

ultimamente poche perche le forze dell'ordine stanno facendo tante multe...

Anonimo ha detto...

finalmente!!!